Dom. Nov 24th, 2024

Fashion week: “dalle passerelle della Grande Mela ai corridoi delle scuole”

Anche quest’anno il mondo della moda sta presentando le collezioni autunno-inverno 2022-2023. L’esordio in passerella è toccato a New York l’11 febbraio, a cui seguiranno Milano il 23 e Parigi il 28 dello stesso mese. Si riconfermano ospiti fissi le grandi case come Fendi, Armani, Versace, Gucci e Bottega Veneta. Queste ultime due, in particolare, ritornano dopo due anni di sole sfilate digitali a causa della pandemia Covid-19. L’evento ha entusiasmato non solo gli influencer, gli stilisti e tutti i lavoratori dell’alta moda, ma anche e soprattutto i ragazzi. Hanno, infatti, tentato di emulare quest’iniziativa organizzando nelle scuole delle proprie Fashion Week e stilando una lista dai temi più disparati. Tra i licei partecipanti vi è anche il Quinto Orazio Flacco di Portici. Gli studenti del Collettivo hanno votato una serie di tematiche da seguire per ogni giorno della settimana: elegante, American High School, Euphoria, Carnevale e Vintage. La maggior parte dei ragazzi si è cimentata con grande fervore in un quest’avventura, cercando di seguire al meglio il tema prefissato. Tante sono state le testimonianze positive tra gli studenti: 

“Secondo me è una delle poche iniziative interessanti che hanno intrapreso al Flacco, un modo per coinvolgere tutti coloro che ne hanno voglia.  E’ divertente come i professori ci guardino straniti ed è un modo alternativo di venire a scuola per renderla un po’ meno noiosa.”

“Penso, parlando a nome di tutta la classe, che ci stiamo divertendo molto insieme, è stato un metodo utile ad alzare l’autostima di quelli più timidi e aiutarli ad aprirsi più al gruppo classe. Inoltre, anche il modo in cui i professori hanno preso l’iniziativa è stato molto incoraggiante.”

Di fatto molti tra i professori hanno apprezzato e appoggiato questa fatidica “Settimana della Moda”, facendosi anche trascinare dai ragazzi a tal punto da vederli indossare i brillantini per il tema Euphoria di mercoledì. Alla domanda su cosa ne pensassero di questo progetto, hanno risposto:

Credo che sia bellissimo: ho visto ragazzi e ragazze, solitamente chiusi ed introversi, finalmente felici di potersi esprimere attraverso un abbigliamento che fosse realmente capace di raccontare qualcosa di sé.”

“Ho notato con molto piacere che i ragazzi si sono mostrati maggiormente entusiasti nell’atto del recarsi a lezione, anche se terrei delle coordinate di decoro.”

Naturalmente, non sono mancati alcuni dei pareri negativi: “L’ho trovata un’idea inutile, essendoci problemi di maggior importanza.” 

Claudia Damiano, Mariasole Peluso

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3 commento su “Fashion week: “dalle passerelle della Grande Mela ai corridoi delle scuole””
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