Ven. Gen 24th, 2025

Un’Europa preparata alla guerra: la visione di Kallas, Tusk e Kubilius per la difesa del continente

ph. ANSA

di Ludovica Sommaiuolo

Bruxelles – L’Alta Rappresentante dell’Unione Europea, Kaja Kallas, ha lanciato un monito chiaro e incisivo sulla necessità di rafforzare le capacità difensive dell’Europa in vista delle crescenti minacce globali, con particolare riferimento alla Russia. Parlando alla conferenza annuale della European Defence Agency a Bruxelles, Kallas ha dichiarato che all’Ue non serve un esercito unificato, bensì 27 eserciti nazionali in grado di cooperare efficacemente per la difesa del continente.

“Dobbiamo prepararci al peggio”

L’ex premier estone ha messo in luce la necessità di un investimento significativo nella difesa, sottolineando che, per troppo tempo, Mosca ha rappresentato una minaccia trascurata. “Non deve esserci alcun dubbio sul fatto che dobbiamo spendere di più per prevenire la guerra, ma anche per prepararci a essa,” ha dichiarato. Kallas ha evidenziato che l’Ucraina rappresenta il fronte avanzato della difesa europea e che un sostegno rapido e consistente a Kiev è fondamentale per fronteggiare la Russia, che “comprende solo il linguaggio della forza”. La Rappresentante ha inoltre criticato l’incapacità dell’industria europea della difesa di eguagliare la capacità produttiva militare russa. “In tre mesi, la Russia produce più munizioni e armamenti di quanto l’Ue riesca a fare in un anno,” ha sottolineato, descrivendo Mosca come un Paese altamente militarizzato, una minaccia esistenziale per l’Europa.

Tusk: “Una sfida positiva dagli Stati Uniti”

Donald Tusk, primo ministro polacco, ha adottato un tono altrettanto pragmatico durante il suo intervento al Parlamento europeo. Rivolgendosi agli Stati membri, Tusk ha fatto riferimento alla richiesta dell’ex presidente americano Donald Trump di aumentare la spesa militare al 5% del PIL, considerandola una sfida che potrebbe rafforzare la sicurezza europea. “Non è il momento della comodità,” ha dichiarato Tusk. “Se vogliamo garantire il futuro dell’Ucraina, dell’Europa e del mondo, dobbiamo investire oggi nella difesa. Solo un alleato può spingerci a essere più forti, e questa responsabilità è nostra.”

Kubilius: “Difesa senza limiti finanziari”

L’appello di Kallas e Tusk è stato rafforzato dal commissario europeo alla Difesa, Andrius Kubilius, che ha evidenziato l’urgenza di superare le attuali restrizioni finanziarie per soddisfare le necessità militari. Kubilius ha elogiato il proprio Paese, la Lituania, per il suo impegno a destinare il 5-6% del PIL alla difesa, un livello ben al di sopra dell’obiettivo minimo del 2% stabilito dalla NATO. “Putin ha già capito l’importanza di un impegno finanziario illimitato per il proprio esercito. Non possiamo permetterci di restare indietro,” ha dichiarato.

L’idea di un’Europa più autonoma nella difesa trova risonanza nelle parole di Kallas, Tusk e Kubilius. Se da un lato l’alleanza transatlantica resta cruciale, dall’altro l’Europa è chiamata a prendersi carico del proprio futuro. Non solo per affrontare le minacce immediate provenienti dall’est, ma anche per costruire una base industriale e tecnologica capace di sostenere la sicurezza a lungo termine. Come sottolineato da Kallas, l’opportunità di prevenire nuove aggressioni esiste ancora, ma il tempo non gioca a favore dell’Europa. Investire oggi non è solo una necessità strategica, ma una responsabilità morale verso le generazioni future.

 

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