Alla seconda edizione del Salone del libro di Portici, nella splendida cornice del museo ferroviario di Pietrarsa, il poeta Costanzo Ioni presenta “Il senso della poesia oggi”: un reading di letture di poeti partenopei emergenti, accompagnato dalla vivace partecipazione degli studenti.
Ioni introduce l’evento esponendo la sua concezione della scrittura e della poesia. Secondo l’autore, la tecnica e la metrica sono aspetti importanti, ma fondamentale è non essere banali, riuscire a esprimere sentimenti importanti con meno parole possibili. Questo, per Ioni, è raccontare la vita.
L’incontro prosegue con la presentazione di cinque antologie di poesie dell’editore napoletano Diego Guida, presidente della piccola e media editoria italiana. Ogni raccolta contiene i testi di tutti gli autori finalisti del concorso Poesia a Napoli, del quale quest’ anno si è tenuta la V edizione.
Sul palco dell’anfiteatro del museo di Pietrarsa, due finalisti del concorso si esibiscono in una lettura delle loro poesie. Sono Francesco Papallo e Fabio Barissano, non solo giovani autori, ma anche critici letterari.
Ad aprire il reading è Fabio Barissano, che in qualità di insegnante delle scuole medie, confessa di sentire molto il peso della lontananza dei ragazzi dal mondo della poesia, un mondo che, secondo l’autore, “richiede molta riflessione e, soprattutto, qualcosa di importante da dire”. Prosegue leggendo due poesie in versi sciolti, una dedicata ai suoi amici, l’altra alla fidanzata. La passione e la malinconia trasmessi dal testo provocano subito un caloroso applauso da parte dei presenti.
Barissano passa la parola all’amico Francesco Papallo, che esordisce mettendo in risalto il potere introspettivo della poesia, la scrittura intesa come riconoscimento di un qualcosa che si ha dentro ma al quale non si sa attribuire un nome. Per Papallo la poesia è voce, comunicazione, un gioco di sguardi. L’autore emoziona poi il pubblico leggendo due liriche sulla città che col suo magnifico golfo fa da sfondo all’evento: Napoli.
Il microfono ritorna a Costanzo Ioni, che prosegue nella celebrazione di Partenope leggendo un testo riguardo la vittoria dello Scudetto, pubblicato in un’antologia curata da Carmine Lubrano. Molto sentito dall’autore è il tema della violenza durante i festeggiamenti; secondo Ioni, i “malamente” non dovrebbero avere il diritto di partecipare alla sua festa.
Barissano dedica una poesia agli “ultimi”, per cercare di dare una voce a chi non la ha; quindi, continua con un altro testo che celebra la bellezza di Napoli in quanto è, ed è sempre stata, un “porto di mare”.
Papallo prosegue con un omaggio al grande artista Pier Paolo Pasolini, poeta poliedrico, esempio di valore civico, civile e di spiritualità laica. Presenta un testo paradossale, esordendo con “Dobbiamo uccidere i poeti”.
Nel ringraziare i giovani autori, Ioni conclude il reading leggendo in esclusiva un’altra poesia dedicata alla città di Napoli, ricordando che “si scenneno a fa’ burdello pure ‘e nfame chesta nunn’è festa pe’lloro”.
Martina Mangiacapre
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