Dom. Mar 16th, 2025

Scossa ai Campi Flegrei, “Napoli non trema, Napoli balla”

È una scossa di magnitudo 4.4 a far svegliare i cittadini partenopei all’1.25 di giovedi 13 marzo, a seguire nella sera del 14 marzo un’altra scossa di magnitudo 3.5.

La scossa ha avuto come epicentro la zona dei Campi Flegrei ma per la sua durata cosi prolungata è stata distintamente avvertita da Bagnoli ai comuni vesuviani, portando diverse persone a scendere in strada o a riaddormentarsi in auto.

I vigili del fuoco sono intervenuti a Bagnoli dove è crollato il controsoffitto di una casa, la scossa però ha causato più paura negli abitanti che danni in se per sè. I Vigili del fuoco hanno svolto 182 verifiche di stabilità e ne devono affettuare altre 260 tra Napoli, Bacoli, Bagnoli e Pozzuoli.

Il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabio Ciciliano ricorda che “dal 5 di marzo è stata aperta sui siti dei tre comuni e sul sito della Protezione civile la piattaforma per fare richiesta di sopralluogo per valutare la vulnerabilità delle case.” Sopralluoghi, che tra le altre cose, saranno eseguiti gratuitamente al fine di mettere ulteriormente in sicurezza le case. Le verifiche di vulnerabilità, spiega a AdnKronos “si fanno sulle case sane, non bisogna fare confusione tra ciò che è vulnerabilità e ciò che è agibilità”.

Nello Musemeci, ministro per la Protezione Civile, ha firmato dopo la scorsa notte un decreto per disporre la mobilitazione straordinaria del Servizio Nazionale per l’aerea colpita.
È uno strumento che viene attivato quando un evento richiede una risposta urgente dalle autorità ed è prevista dal decreto legislativo n1 del 2 gennaio 2018, nell’articolo 23. Si adotta “in occasione o in vista di eventi”.

È stato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ad avanzare la richiesta per l’attivazione dello stato di mobilitazione.

“Recentemente si è triplicata la velocità di sollevamento del suolo, passando da 1 a 3 centimetri al mese” ha detto Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, aggiungendo che “quanto è avvenuto la notte scorsa non è inaspettato, anche se non è possibile stabilire quando arriverà un terremoto nè quale intensità avrà.”

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha parlato telefonicamente con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, esprimendo vicinanza alla città ed ai napoletani.

Non mancano commenti via social, tra i primi Geolier, pseudonimo di Emanuele Palumbo, uno dei rapper più famosi del capoluogo campano.
Reagisce pubblicamente ai commenti “ironici” ed offensivi al seguito del terremoto.
Scrive infatti in una storia instagram
“(…)Ci sono persone che anno paura, che stanno vivendo in macchina o che vivono con le valigie gia pronte nel caso devono scappare.
Se a voi tutto questo non fa male siete pregati di guardare in silenzio senza commentare
perche I cori allo stadio e tutte queste picolezze ci hanno sempre fatto sorridere ma adesso
no..! Abbiate l’umiltà di ammirarci anche questa volta mentre affrontiamo qualcosa di più grande di noi, vincendo sempre” per poi concludere ironicamente nella storia seguente “E come al solito di tutto quello che ho scritto noterete la H mancante invece che tutto il resto.”.

Il suo battersi con Napoli per Napoli viene definito dalla vice presidente del Consiglio comunale di Napoli, Flavia Sorrentino, “un atto di resistenza culturale”, sottolineando che viviamo in un paese dove “il dolore diventa sarcasmo, la paura diventa oggetto di scherno, il dramma di un popolo diventa pretesto per l’odio.” La Sorrentino evidenzia ancora una volta un sottile ma non invisibile lato anti meridionalista che proviene da gran parte della penisola italiana e che finisce per toccare sempre Napoli.

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