Con una laurea triennale in filosofia ottenuta con il massimo dei voti e lode, Camilla Spezza, 20 anni, ha conquistato un primato straordinario: è la più giovane laureata in Italia. La sua straordinaria carriera, che ha preso le mosse dal Liceo Classico “D. Cotugno” dell’Aquila, è un esempio tangibile di come passione, determinazione e una solida preparazione scolastica possano trasformare un sogno in realtà.
Nata e cresciuta all’Aquila, Camilla si è distinta fin dall’inizio per la sua curiosità intellettuale e per l’approccio rigoroso agli studi. Dopo aver conseguito il diploma al liceo classico, che ha definito come “un fondamentale percorso di formazione”, ha proseguito la sua carriera accademica alla Scuola Normale Superiore e all’Università di Pisa. Qui ha scritto la sua tesi di laurea su “Thaumazein, thinking, pluralità. Filosofia e politica nella riflessione di Hannah Arendt”, un lavoro che riflette la sua profondità di pensiero e la sua capacità di analizzare la filosofia politica con uno sguardo moderno.
Il valore del liceo classico: una preparazione che va oltre il contenuto
“Il liceo classico non è solo un approfondimento di materie come il latino e il greco. È un metodo di studio che insegna a ragionare, a interrogarsi, a vedere le cose da diverse prospettive”, racconta Camilla, con la serenità di chi sa di aver fatto delle scelte che l’hanno portata a raggiungere traguardi straordinari. Eppure, Camilla non è la sola a considerare queste lingue come strumento di crescita. “Latino e greco non sono lingue morte, come spesso si sente dire, ma esercizi di pensiero. Aiutano ad affinare la mente, sviluppando capacità logiche e analitiche che sono utili in molti campi”, aggiunge. Questo approccio, che mette in primo piano il metodo, l’ha accompagnata durante la selezione per l’ammissione alla Scuola Normale Superiore, uno degli atenei più prestigiosi e competitivi d’Italia. La selezione per entrare nella Normale è ardua e comprende tre prove scritte e tre orali. “È stato un percorso impegnativo”, ammette Camilla, “ma la preparazione ricevuta al liceo e il mio interesse per la filosofia mi hanno permesso di affrontare la sfida con determinazione”.
Oltre la laurea: un futuro accademico e l’impegno civico
Per Camilla, la laurea rappresenta solo un punto di partenza. Il suo futuro accademico è già delineato: proseguirà con la laurea magistrale sempre a Pisa, con l’intenzione di intraprendere successivamente un dottorato. La filosofia, infatti, non è solo una passione, ma una vera e propria vocazione. Non esclude, tuttavia, altre strade: “L’insegnamento nelle scuole è un piano B, ma è ancora troppo presto per deciderlo”, dice con la consapevolezza che, qualunque direzione prenderà, la sua passione per la ricerca e la formazione non verranno mai meno. La sua esperienza universitaria, però, non si limita ai banchi di studio. Camilla è anche vincitrice del Premio Asimov Giovani per l’editoria scientifica divulgativa nel 2020, segno di una rara capacità di rendere accessibili temi complessi. Inoltre, nel 2023, ha fatto parte della squadra della Normale che ha vinto il Torneo di dibattito RIASISSU, competizione nazionale di alto livello. Questi successi si sommano alle sue pubblicazioni su Treccani, una delle voci più autorevoli in ambito culturale e scientifico in Italia.
Camilla è anche impegnata a livello sociale e politico. È infatti tutor d’aula nel corso di formazione internazionale di PUBLICA, la Scuola Anci per Giovani Amministratori, dove affianca le future generazioni di amministratori locali, trasferendo loro le competenze teoriche e pratiche necessarie per governare le comunità in modo consapevole e responsabile. Un impegno che riflette il suo desiderio di contribuire al bene comune, applicando il pensiero filosofico alle sfide concrete della politica.
Nonostante la sua giovane età, Camilla Spezza incarna un modello di intelligenza e impegno che va ben oltre il singolo traguardo accademico. È una giovane donna che, con la sua passione per la filosofia, il suo impegno civico e la sua capacità di comunicare idee complesse in modo accessibile, ha tutte le carte in regola per diventare una figura di riferimento nel panorama accademico e culturale italiano. “Il futuro è ancora tutto da scrivere”, conclude Camilla, ma è certo che, con il suo spirito instancabile e la sua visione acuta del mondo, continuerà a lasciare il segno, non solo nel campo della filosofia, ma in ogni ambito in cui deciderà di portare la sua voce e il suo pensiero.