di Ludovica Sommaiuolo
L’intelligenza artificiale sbarca ufficialmente su Gmail. Da oggi, gli utenti italiani che utilizzano un account Google Workspace possono accedere a Gemini, l’assistente AI sviluppato da Google, direttamente dalla loro casella di posta. Fino a ieri, questa funzione era riservata solo agli utenti che pagavano un extra, mentre ora è disponibile per tutti, anche se il prezzo degli abbonamenti Workspace potrebbe subire un leggero aumento nei prossimi mesi.
L’integrazione di Gemini introduce diverse novità che puntano a migliorare l’esperienza d’uso, rendendo la gestione della posta elettronica più veloce ed efficiente. Tra le funzioni più interessanti c’è la possibilità di filtrare rapidamente le mail, visualizzando solo quelle ancora da leggere, i messaggi provenienti da un determinato mittente o quelli relativi a uno specifico argomento.
Un’altra opzione particolarmente utile è la ricerca negli allegati. Gli utenti possono ora chiedere all’intelligenza artificiale di trovare documenti, immagini o altri file allegati alle email, anche se il nome del file non corrisponde esattamente al contenuto della mail. La funzione che più ha attirato l’attenzione è quella che permette a Gemini di scrivere email al posto dell’utente. Basta fornire alcune indicazioni di base, e l’AI genererà un messaggio con un tono neutro e formale, facilmente modificabile a seconda delle esigenze.
È stata testata questa funzione con diversi esempi: nella stesura di email generiche, come una richiesta di informazioni o un promemoria per un collega, l’intelligenza artificiale si è dimostrata efficace. Tuttavia, quando abbiamo provato a chiedere una mail più specifica – ad esempio, una richiesta di intervista a un politico estero in inglese – l’assistente ha mostrato alcuni limiti, rispondendo con un messaggio standard: “Sto ancora imparando: non posso aiutarti. Hai bisogno di aiuto per qualcos’altro?”
L’introduzione di Gemini su Gmail rappresenta un passo avanti nell’integrazione dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana, facilitando la gestione della posta elettronica e automatizzando alcune attività ripetitive. Tuttavia, il consiglio resta quello di controllare sempre le email generate dall’AI prima di inviarle, per evitare fraintendimenti o inesattezze.
Con questa mossa, Google continua a spingere sull’uso dell’intelligenza artificiale nel suo ecosistema di servizi. Il futuro della posta elettronica potrebbe essere sempre più automatizzato, ma per ora, un tocco umano resta ancora indispensabile.