di Ludovica Sommaiuolo
Nel cuore del Giubileo 2025, iniziato il 24 dicembre con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro, un simbolo dell’eccellenza navale italiana si trasforma in un luogo sacro. L’Amerigo Vespucci, storica nave scuola della Marina Militare, è stata ufficialmente designata come chiesa giubilare dall’arcivescovo ordinario militare per l’Italia, monsignor Santo Marcianò.
Per tutto l’Anno Santo, che si estenderà dall’8 gennaio al 28 dicembre 2025, la “nave più bella del mondo” offrirà un luogo speciale per i pellegrinaggi sacri e le pie visite, accompagnando marinai e fedeli in un cammino di fede, speranza e riconciliazione. L’Amerigo Vespucci, icona della tradizione navale italiana e ambasciatrice culturale del Paese, assume un ruolo del tutto nuovo: essere una “chiesa galleggiante”. Questo gesto, voluto dall’Ordinariato Militare, è un riconoscimento alla profonda spiritualità che pervade il mondo militare e al contributo che esso può offrire al messaggio universale del Giubileo.
“Anche la Chiesa che vive tra i militari – ha dichiarato monsignor Marcianò – vuole porre segni nell’Anno Giubilare, quali espressione di quella speranza che la Chiesa e il mondo aspettano da Dio e che Dio affida anche al mondo militare. L’Amerigo Vespucci sarà uno di questi segni, un luogo sacro dove i nostri marinai e i pellegrini potranno conseguire i benefici spirituali dell’indulgenza giubilare”.
Dal luglio 2023, la nave Vespucci è impegnata in un tour mondiale che la vede protagonista insieme al Villaggio Italia, portando avanti un messaggio di unità, cultura e tradizione. Quest’anno, però, il suo viaggio assume un significato spirituale unico, con la presenza costante di un cappellano di bordo che guiderà marinai e visitatori in preghiere, celebrazioni e momenti di riflessione.
La figura del cappellano a bordo della Vespucci non è una novità. Da sempre, questi ministri della fede hanno accompagnato il suo equipaggio, rappresentando un saldo punto di riferimento. “Durante la sua lunga navigazione – ha ricordato l’arcivescovo Marcianò – la nave Vespucci ha sempre avuto cappellani che, in modo silenzioso ma efficace, hanno sostenuto la vita spirituale dei marinai. Quest’anno, in particolare, il loro compito sarà ancora più prezioso, rendendo la Vespucci un simbolo vivo del Giubileo della Speranza”.
Il Giubileo 2025, con il tema “Pellegrini di Speranza”, invita i fedeli di tutto il mondo a riscoprire il significato del pellegrinaggio, della riconciliazione e della misericordia divina. La scelta della Vespucci come luogo giubilare rappresenta un ponte ideale tra la terra e il mare, tra la vita militare e la dimensione spirituale.
Per il mondo militare, spesso chiamato ad affrontare sfide complesse e sacrifici personali, questo segno assume un valore ancora più profondo. “Il Giubileo non è solo per chi può raggiungere le grandi basiliche di Roma – ha sottolineato Marcianò – ma per tutti coloro che cercano Dio nelle loro vite, ovunque si trovino. Anche in mezzo al mare”.
L’Amerigo Vespucci, con il suo maestoso profilo e la sua storia intrisa di tradizione e sacrificio, si prepara dunque a vivere una nuova missione: essere un faro di speranza per marinai e fedeli. Durante il suo tour mondiale, la nave diventerà un luogo d’incontro tra culture, un porto spirituale per chiunque vorrà intraprendere un cammino interiore, riconciliandosi con Dio e con il prossimo. La Vespucci ci ricorda che la speranza può viaggiare su rotte inaspettate, trasformando anche una nave in una cattedrale di fede e misericordia. Un segno forte, non solo per il mondo militare, ma per chiunque desideri lasciarsi guidare dalla luce del Giubileo.