di Ludovica Sommaiuolo
Jean-Marie Le Pen, figura storica e controversa dell’estrema destra francese, è morto all’età di 96 anni. La notizia è stata resa nota dalla famiglia con una dichiarazione all’agenzia AFP: “Jean-Marie Le Pen, circondato dalla sua famiglia, è stato chiamato a Dio martedì alle 12.00”. L’ex leader politico si è spento in una struttura nella regione parigina, dove era ricoverato da diverse settimane.
Fondatore del Front National nel 1972, Le Pen ha lasciato un’impronta indelebile sulla politica francese, trasformando l’estrema destra da forza marginale a protagonista del dibattito pubblico. La sua leadership ha segnato intere generazioni, ma è stata anche costellata di polemiche, scandali e condanne legali per le sue dichiarazioni controverse su immigrazione, ebraismo e storia.
È stato descritto come un “eterno provocatore” e “tribuno senza pari”. Tra le sue affermazioni più discusse, ricordate dalla stampa internazionale, spiccano la definizione delle camere a gas naziste come “un dettaglio della storia” e la descrizione dell’occupazione tedesca come “non particolarmente disumana”. Posizioni che gli hanno attirato condanne legali, critiche globali e accuse di revisionismo storico.
Nonostante ciò, Le Pen ha continuato a esercitare un’influenza importante sulla politica francese. La sua figura è stata sia osannata dai sostenitori, che lo vedevano come un difensore dell’identità e della sovranità nazionale, sia respinta con forza dai detrattori, che lo accusavano di alimentare divisioni e intolleranza.
La morte di Le Pen ha suscitato reazioni variegate nel mondo politico francese. Il premier François Bayrou, pur sottolineando le divergenze politiche, ha riconosciuto in lui “una personalità della vita politica francese”. Jordan Bardella, attuale presidente del Rassemblement National, ha definito Le Pen “un uomo che ha sempre servito la Francia, difendendone l’identità e la sovranità”. Bardella ha rivolto un pensiero alla figlia Marine Le Pen, leader attuale del partito, invitando al rispetto per il suo lutto.
Per alcuni è stato un difensore appassionato della Francia tradizionale, per altri un simbolo di intolleranza. Ciò che è indubbio è il suo impatto sulla politica francese, che ha spinto temi come l’immigrazione, l’Europa e l’identità nazionale al centro del dibattito pubblico. Con la sua scomparsa si chiude un capitolo significativo della storia politica francese. La figura di Le Pen continuerà a suscitare dibattito, mentre il suo operato rimarrà, inevitabilmente, soggetto al giudizio del tempo e della storia.