Alla fine delle lezioni di Venerdi 8 Novembre, gli studenti del liceo Quinto Orazio Flacco di Portici si sono riuniti al di fuori dell’edificio per commemorare il giovane Santo Romano, morto esattamente una settimana prima, la sera del 1 Novembre a San Sebastiano al Vesuvio.
Sul cartellone la scritta a caratteri cubitali “Vite rubate, cuori spezzati”, più sotto nel ricordo del ragazzo “Santo Vive”.
Il memoriale è continuato con la lettura di una lettera, scritta da due alunne Giusy Pietropaolo e Jessica Ebile di 5N. Le amiche lo ricordano come “un ragazzo che amava la vita”, la cui vita è stata strappata troppo in fretta e senza motivo.
Santo aveva solo 19 anni e sognava di diventare un calciatore. Era il portiere del Micri, un ragazzo tranquillo, come ricordano amici e fidanzata. Il suo sogno si è spezzato insieme alla sua giovane vita.
“Siamo qui per ricordare a tutti chi sei” continua la ragazza, definendolo un “uomo con la U maiuscola”.
Un ragazzo con dei sogni e degli obiettivi,solare e sempre disponibile.
“La vita è un attimo ed è imprevedibile. Un giorno un ragazzo esce con la sua fidanzata ed i suoi amici per divertirsi e non mette più piede a casa, non fa più ritorno dalla sua mamma e da suo fratello” ed ancora “Santo Romano è la dimostrazione che esiste ancora gente di cuore.Santo Romano è amato da tutti da chi lo conosceva e chi no”.
Sentiamo troppo spesso notizie di ragazzi innocenti uccisi troppo spesso. Sono scesi per divertirsi e non sono più tornati a casa.
“Viviamo, divertiamoci, amiamo e perdoniamo perché non si sa cosa ci riserva il futuro. Santo vivrai nel cuore di chi ama e di chi non ti conosceva.”
La rappresentante d’Istituto Sara La Ragione ha poi scelto di rendere omaggio alla fidanzata di Santo, leggendo la lettera pubblicata da lei sui social. “(…) Santo Romano è grande indispensabile e prezioso chi ti conosce sa ma adesso è importante che tutti sappiano quanto sei grande e quanto dato al mondo. Prometto che ti amerò per sempre”
È intervenuto poi Ciro Cozzolino, parroco e professore di religione nell’istituto, dedicando al giovane queste parole ed infondendo coraggio agli studenti presenti. “Di fronte a questa tragedia non è che non possiamo fare niente. Possiamo fare molto innanzitutto prendendo una posizione, non rimanendo come spettatori a guardare anche quando ci costa ed anche quando è pericoloso. “
Secondo la ricostruzione dei fatti, a “causare” la sua morte sarebbe stata una scarpa sporca. Secondo le testimonianze, Santo non era nemmeno direttamente coinvolto: si era inserito nella discussione per tentare di risolvere pacificamente la questione e si era perfino offerto di pulire la scarpa nuova del suo aggressore.
“(…)Stiamo commemorando un giovane coraggioso che ha fatto la sua parte fino in fondo. Se lo dobbiamo ricordare bene dobbiamo fare come ha fatto lui essere pronti coraggiosi e senza fare mai un passo indietro”
Si è poi tenuto un minuto di silenzio in ricordo non solo di Santo ma di tutte le vittime innocenti degli ultimi anni. Purtroppo accade sempre con più frequenza. Infatti solo cinque giorni prima si celebravano i funerali di Emanuele Tufano, ucciso da un colpo di pistola alla schiena su Corso Umberto. Aveva 15 anni.
Il rappresentante d’istituto Aldo Fusco invita i suoi compagni a “rimanere sempre uniti” difronte a queste tragedie.
Il liceo Flacco ed il liceo Silvestri prenderanno parte alla manifestazione di lunedi 11 Novembre che partirà da piazza Troisi fino al Municipio di San Giorgio a Cremano.
Santo Romano non sarà dimenticato.