“Libri in Reggia ” – a Portici la prima rassegna cittadina interamente dedicata al libro
Il giorno 14 maggio nella splendida cornice della Reggia di Portici si dà inizio alle numerose attività dopo il consuetudinario taglio del nastro.
Il Galoppatoio Reale è gremito di spettatori di ogni età, inclusi gli studenti del Liceo Quinto Orazio Flacco.
Risuona la musica dell’orchestra “Note Legali” presieduta dal maestro Paolo Acunzo che accoglie calorosamente il pubblico del Salone del Libro. Da più di 20 anni è uno dei cori polifonici più attivi in Italia. Ha tenuto oltre 200 concerti e cantato in Vaticano davanti a Papa Francesco.
La Prof.ssa Iolanda Giovidelli, Dirigente Scolastica del “Quinto Orazio Flacco”, apre l’evento porgendo i ringraziamenti da parte dell’intero staff a Vincenzo Cuomo, sindaco di Portici, e al direttore del dipartimento della Facoltà di Agraria, Danilo Ercolini, per il contributo dato nell’organizzazione della manifestazione.
La preside Giovidelli ha cura di omaggiare anche i professori e le professoresse Salvatore Bottega, Olga Cirillo, Ennio Ecuba, Giuseppina Palazzo e Stefania Vicario per il loro instancabile impegno. Tra gli ospiti anche l’assessora alla pubblica istruzione, dott.ssa Maria Rosaria Cirillo, madrina dell’evento Patrizia Pellegrini.
Al termine dei ringraziamenti e dei saluti generali, la Preside continua il suo discorso soffermandosi sull’importanza dei libri.
“La lettura in questo momento rappresenta la luce rispetto al buio del Covid e della guerra. Inoltre, è un’esperienza sensoriale e tattile. È possibile, infatti, toccare, annusare e addirittura sentire il “sapore” di un libro. Si potrebbe definire come il nutrimento dell’intelletto”
La parola passa subito dopo all’assessora Maria Rosaria Cirillo che si sofferma sulla scelta della Reggia di Portici come centro di cultura e si dichiara orgogliosa dell’opportunità concessa alla città. Infine, definisce il Salone del Libro come un progetto ambizioso.
Il coro “Note legali” conclude l’inaugurazione dell’evento suonando prima l’inno ucraino in onore delle vittime della guerra e a seguire ovviamente anche l’inno italiano ricevendo dagli spettatori un fragoroso applauso.
Martina Ambrosino, Claudia Lo Conte
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