Centinaia di negozi e attività commerciali chiudono e abbandonano la Russia
Alcuni adducono problemi di approvvigionamento, altri le sanzioni imposte da molti governi. Risultato: dalla Russia è ormai in atto un vero e proprio esodo di grandi marchi occidentali. Da Zara a Bershka, da Pull&Bear alla Nike, negozi fisici e canali online chiudono uno dopo l’altro, man mano che l’invasione russa avanza in Ucraina. Ma il settore dell’abbigliamento non è che uno degli ambiti di cui lo Stato governato da Putin dovrà fare a meno per un periodo attualmente non definibile. I primi a lasciare il paese sono stati gli Svedesi di IKEA, seguiti a ruota dalle grandi catene commerciali americane: Coca-cola e Pepsi, Starbucks e McDonald. Intanto, anche Youtube ha chiuso tutti i canali delle emittenti di Stato russe, e la stessa sospensione ha riguardato Netflix e Spotify.
Valerio Caliendo
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