Mer. Ott 30th, 2024

                                                  LO STRANO CASO MALIKA CHALHY

Malika Chalhy è una giovane donna divenuta famosa dopo un servizio tv del programma “Le Iene”, dove veniva raccontata la sua controversa storia: era stata cacciata di casa dai suoi genitori per via del suo orientamento sessuale. I recenti fatti di cronaca e l’attenzione mediatica sul fenomeno delle discriminazioni, oltre alle continue discussioni parlamentari in merito a proposte di legge in grado di poter garantire maggiori tutele a coloro che vengono impropriamente maltratti in base al loro genere, orientamento e identità (come il Ddl Zan), hanno contribuito alla creazione di un vero e proprio vortice di sensibilità per la faccenda. Su Internet sono state create due raccolte fondi di beneficenza per aiutare lei e le persone nella sua stessa situazione. La prima, aperta dalla cugina, ha raccolto più di 100 mila euro. La seconda, aperta dal blogger Carlo Tumino, circa 11 mila euro. 

LE CONTRADDIZIONI: La giornalista Selvaggia Lucarelli ha cercato di investigare sull’utilizzo dei fondi raccolti per verificare che le donazioni ricevute dagli italiani sensibili alla causa fossero utilizzate come promesso. Ciò che è emerso ha scandalizzato il mondo del web, facendo finire Malika al centro di un urgano d’insulti. La prima grande contraddizione alberga nel destinatario designato della stessa raccolta fondi; Malika, affermando di non possedere un conto corrente, ha delegato la cugina Yasmine di occuparsi della faccenda: “E come mai una ragazza di 22 anni con uno stipendio non aveva un conto? Cerco di approfondire la questione e viene fuori che due anni fa era andata in banca per chiedere un finanziamento ma glielo hanno negato perché c’erano altri finanziamenti aperti non pagati.”, sostiene la Lucarelli. Stando a quanto riportato, Malika si sarebbe difesa dicendo che era stata truffata, e che quei settemila euro di finanziamenti sul suo conto non erano stati aperti da lei, ma alla richiesta di presentare le carte dell’archiviazione, avrebbe risposto “Sono cose mie”. Inoltre, sembrerebbe che la ragazza abbia parlato a più riprese di un progetto con la Boldrini, lasciando intendere che i fondi raccolti sarebbero serviti anche per finanziare la neonata associazione. Peccato che la deputata affermi di non aver mai avuto a che fare con Malika. 

LE SPESE: L’assurdità della vicenda risiede nelle pazze spese che sarebbero state effettuate da lei tramite i fondi raccolti dalla beneficenza degli italiani: Un French Bulldog da 2.470 euro (che secondo Simone, l’allevatore, è il cane più caro che aveva a disposizione), una casa in affitto a Milano, dentista, avvocato, vestiti e una Mercedes nuova di zecca, sono alcuni dei suoi più recenti acquisti. La giustificazione? “Ho 22 anni, volevo levarmi quale sfizio”. Dapprima, arrampicandosi sugli specchi, aveva affermato che la macchina di lusso fosse della fidanzata, per poi fare dietrofront e scusarsi pubblicamente. Ognuno decide come meglio crede di spendere i suoi soldi, ma in questo caso si parla di una raccolta fondi nata con il preciso intendo di fare beneficenza. Malika, infine, ha definito la folle spesa dell’auto e del cane come “Beni essenziali”; questo, però, non ha fatto altro che aggravare la sua situazione. L’#Malika è infatti primo nelle tendenze Twitter, seguito da #Boldrini, sempre riguardo questo misterioso caso.   

Francesco Maddaluno

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1 commento su “”
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