Si è conclusa la settantunesima edizione del festival di Sanremo, per la prima volta nella sua storia senza pubblico in sala.
Il festival nasce nel 1951 come evento radiofonico condotto da Nunzio Filogamo e solo nel 1955 viene trasmesso per la prima volta in TV, presentato da Armando Pizzo.
Di anno in anno si è adeguato ai tempi e ai gusti del popolo italiano: dalle vallette mute che affiancavano i conduttori ad una conduzione tutta al femminile Goggi, Carrà, Clerici, De Filippi; da conduttori tout court come Mike Buongiorno, Pippo Baudo, Carlo Conti, a conduttori-cantanti come Baglioni, Morandi, a quelli eclettici come Pierfranceso Favino e Rocco Papaleo.
Anche quest’anno, dunque, una ricetta già collaudata che all’ingrediente principale, la musica, affianca spettacolo, moda e riflessioni su importanti temi sociali.
Amadeus e Fiorello, conduttori di questa edizione, si sono rivelati un’accoppiata vincente. E’ stato il festival più social degli ultimi anni, grazie alla presenza di cantanti giovani con idee innovative e musica sperimentale come il queer pop de La Rappresentante di Lista e il pop rock dei Måneskin, vincitori a sorpresa.
Giuseppe De Martino
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